NOTE BIOGRAFICHE

 

Gian Butturini (1935 – 2006) fotoreporter internazionale e poliedrico artista della comunicazione si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni. Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini. E’ del 2017 il reprint (Damiani editore) con prefazione di Martin Parr.

Ha realizzato quaranta libri fotografici, tra i quali Cuba 26 luglio, Dall’Irlanda dopo Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro; DONNE lo sguardo, le storie con introduzione di Carla Cerati e tre volumi dedicati alla storia cilena, uno dei quali Cile Brigada Ramona Parra (1973) con Mario De Micheli è stato ripubblicato nel 2023 per il 50° anniversario del golpe militare.

La cover del photo book nordirlandese è stata selezionata tra le 100 foto che sconvolsero il mondo a cura di Denis Curti (24 Ore Cultura).

Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato in prima persona le cronache dei reportage.

Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre di Londra, alla Manchester Art Gallery e alla Somerset House in occasione di PHOTO LONDON 2018.

In qualità di regista ha prodotto documentari di impegno sociale tra i quali Crimini di Pace, con musiche di Luigi Nono, Omac , con musiche di Ivan Della Mea, Bologna, 10.25 strage. Ha scritto e diretto il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio, premiato in festival internazionali, ora digitalizzato e restaurato dalla Cineteca Nazionale di Roma, presentato al 40° Torino Film Festival.

 

Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dall’Associazione Gian Butturini 


BIOGRAFIA DI GIAN BUTTURINI  - english version below

 

 

Gian Butturini (1935-2006) inizia la sua attività a Brescia negli anni ’50 come grafico pubblicitario. Fonda lo studio VARO con Luciano Salodini nei locali del pittore Carlo Salodini. Nel 1957 insegna psicologia dei colori e della figura presso ENPI. Progetta fino al 1969 campagne pubblicitarie di livello nazionale ed internazionale per BREDA Meccanica, Arredamenti di Ponte San Pietro subentrando a Max Huber, Beloit Italiana, F.lli Rossetti, A. Manzoni & C. Riceve Premi Internazionali per la Grafica. Ottiene riconoscimenti al Circolo della stampa di Milano per BREDA e Premi al Convegno di Pallanza dalla YAIA. Viene premiato alla  mostra dell’Art Director presso Palazzo Reale di Milano. In seguito nel 1967 Premio  Philips e Menzione Speciale alla Biennale Internazionale di grafica di Varsavia nel 1974. Dal 1966 al 1978 è membro dell’Art Director Club di Milano.

 

Nel 1966 collabora con la Compagnia teatrale S. MARCO 2 di Milano nella realizzazione degli spettacoli L’ANFITRIONE di Plauto, SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE di Pirandello e L’ISOLA DELLE CAPRE di Betti.

 

Nel 1969 la svolta: con LONDON BY GIAN BUTTURINI inizia il cammino del photoreportage e abbandona per scelta culturale la pubblicità sperimentando la grafica libera dalla commissione. Il book LONDON ispirato alla Beat Generation diviene presto un cult del fotogiornalismo internazionale. 

 

Per la nuova grafica artistica l’autore espone in quegli anni  opere significative in Gallerie d’arte proponendo SEI STRAPPI UNDERGROUND e L’UOMO VIOLENTATO un multiplo contro il consumismo. Presentato da Mario De Micheli propone nel 1973 il CONTROFUMETTO e IL PAPOCCHIO.  Partecipa alle giornate di Rimini con Bruno Munari e allo scultore Marocco.

 

Dopo LONDON l’autore si impegna in grandi reportage fotografici che lo conducono nell’Ulster, a Cuba, in Cile prima nel periodo di Salvador Allende, in diversi altri Paesi del Sud America, in Spagna, Portogallo, Algeria e Sahara occidentale. Alla Galleria “il Diaframma” di Milano viene presentata una sua antologica.

 

Nel 1972 è inviato speciale della rivista SKEMA a Belfast dove documenta la repressione inglese. In diversi numeri la rivista pubblica suoi servizi. Mentre fotografa uno scontro di piazza viene arrestato dai paracadutisti inglesi. Scatta anche delle immagini di un commando dell’IRA.

 

Dopo un soggiorno a Cuba nel 1971-73, pubblica uno dei primi libri su quella Rivoluzione: “Cuba 26 Luglio”.Fotografa Fidel Castro mentre premia gli eroi del lavoro accanto al padre di Ernesto Guevara.

 

Nel 1973, al termine di un viaggio attraverso il Brasile e il Perù, incontra alla Moneda a Santiago del Cile il Presidente Salvador Allende dopo aver condiviso esperienze con i minatori del rame di  Quiquicamata e i pittori muralisti della Brigata Ramona Parra. Con Guido Vicario, inviato de L’Unità” è coinvolto negli scontri dei giorni dei Tankaso preludio del golpe; pubblica i libri, “Cile Venceremos” e “Brigada Ramona Parra”.

Come esponente di Italia-Cile accoglie a Roma il complesso degli Intillimani esuli dopo il golpe.  Nel 1974 alla Biennale di Venezia sue foto del Cile sono esposte lungo le calli.

 

Nel 1973 prende parte al Festiva Mondiale della Gioventù di Berlino pubblicando per la FGCI di Renzo Imbeni un volume fotografico ricco di pathos con foto di Arafat e Angela Davis.  L’anno seguente viene invitato dal Ministero della Cultura della DDR a visitare il Paese. Il libro“RDT per una nuova epoca” diverrà  un documento storico sulla realtà precedente alla Caduta del Muro.

 

Nel 1973 pubblica I METALMECCANICI partecipando con i lavoratori ad eventi come la manifestazione sindacale a Napoli.

 

Dal 1974 al 1976 lavora con l’équipe di Franco Basaglia documentando le fasi iniziali più significative della rivoluzione psichiatrica che porterà nel 1978 alla legge per la chiusura dei manicomi. Pubblica “TU INTERNI … IO LIBERO”. Per trent’anni seguirà le evoluzioni della nuova psichiatria con i successori di Basaglia a Trieste.

 

 Nel 1975 riceve alla mostra del cinema di Mosca il I° Premio d’oro per il mediometraggio “CRIMINI DI PACE”(che contiene anche una intervista a Basaglia,) sulle morti  nei cantieri edili. Invitato alla Biennale del cinema di Venezia, tiene una proiezione-dibattito in Campo S.Margherita. Le musiche del film sono di Luigi Nono al quale lo legava una profonda amicizia. Conosce il regista Akiro Kurosawa.

 

Nel 1976, insieme agli operai di una fabbrica metalmeccanica occupata a Brescia, gira il film “OMAC … UN MINUTO IN PIU’ DEL PADRONE” condividendo per oltre  un anno la ,lotta dei lavoratori. Il film viene premiato al Festival del documentario di Lipsia.

 

Nel 1976 con il libro “FRIULI … DOPO” documenta la situazione a seguito del terremoto. Prefazione di Giuseppe Zamberletti

 

Nel 1980 riceve il premio della giuria Internazionale presieduta da Elio Petri al festival di San Sebastian con il film-colossal autoprodotto “IL MONDO DEGLI ULTIMI” sulle lotte nelle cascine padane degli anni ’50 interpretato da Lino Capolicchio e Mietta Albertini. Il film, in seguito inserito nel palinsesto Rai per scelta del direttore Franco iseppi, viene presentato su invito di Gian Luigi Rondi  agli “Incontri di Sorrento” ricevendo il plauso dei registi Lattuada e Comencini. E’ poi proiettato al festival di “Figueira da Fox” (Portogallo) e al Festival di Lecce “Cinema e Mezzogiorno” dove l’autore stringe una profonda amicizia con il regista De Santis che assiste alla proiezione. Dopo una  proiezione in Campania il film venne per un periodo posto sotto  sequestro dalla Autorità Giudiziaria che voleva indagare sui riferimenti all’episodio storico narrato nella pellicola della morte del salariato agricolo Marziano Girelli ucciso nel 1949 dalla Polizia.

 

Nel 1980, nei giorni immediatamente successivi all’attentato, realizza  il mediometraggio “BOLOGNA ORE 10.25, STRAGE” dapprima richiesto alla Biennale di Venezia poi non proiettato per motivi politici; alla protesta dell’autore aderisce il regista greco Angelopoulos. 

 

Dal 1980 per alcuni anni è direttore della Galleria dell’Immagine di Rimini, fonda l’archivio fotografico del Comune ed è curatore delle mostre di Tazio Secchiaroli, Uliano Lucas, Tina Modotti, Antonio Leoni, Marina Guerra. Presenta a Enrico Berlinguer la mostra di Franco Pinna. E’docente dei corsi di fotografia. Coordina l’equipe di fotografi con Mario Dondero, Carla Cerati, Uliano Lucas  e Maurizio Buscarino al Teatro di piazza nel Festival di Sant’Arcangelo di Romagna.

 

Nel 1983 fa parte della delegazione Italiana al Festival del Cinema di Mosca, con Alberto Sordi, Nino Manfredi, Cinzia Torrini, Franco Mingozzi. Il film “IL MONDO DEGLI ULTIMI” viene proiettato al museo del cinema di Mosca, nell’ occasione l’autore conosce il regista Tarkowsky.

 

Nello medesimo anno, dopo un primo viaggio nel Sahara Occidentale, è invitato dalla Repubblica Democratica Saharawi a documentare la guerra di liberazione contro il Marocco.Qui, dopo un lungo combattimento della sua scorta armata, sfugge all’accerchiamento di un battaglione marocchino fino a Tifariti, conquistata dalle truppe Saharawi. Con la Fondazione Lelio Basso pubblica  il libro “Nel Sahara una Repubblica di Pace”.

 

Nel 1984 è in Gran Bretagna per documentare a Sheffield gli scioperi dei minatori inglesi per impedire alla Thatcher di chiudere le miniere.

 

Nel 1987 ritorna in Cile ai tempi della Dittatura per il viaggio di Papa Wojtyla.

 

Negli anni 1988- 89 pubblica volumi di ricerca estetica ed architettonica dedicati a Praga e Venezia.

 

Nel 1989 anno esce l’unico volume autobiografico DAIQUIRI con le storie dei suoi reportage.

 

Nel 1990, l’istituto Italiano di  Cultura presenta a Stoccarda la mostra antologica “Quei mitici anni ‘70”. Free Block di Milano produce un cd rom con immagini della mostra. La stessa mostra viene presentata al Museo Ken Damy di Brescia.

 

Nel 1990 “NOI C’ERAVAMO” libro con una selezione delle sue foto degli eventi più significativi dedicato a Luigi Nono con Nota di Wladimiro Settimelli

 

Nel 1991 esce il libro “C’ERA UNA VOLTA IL MURO” con foto anche del fotografo tedesco Ralf Schumann 

 

Nel periodo 1991-93 partecipa alla carovana umanitaria promossa da alcuni Comuni della provincia di Milano nella ex Jugoslavia durante la guerra nei Balcani.

 

Nel 1992  “TERZA ETA’? NON ESISTE” con prefazione di Floriano De Santi

 

 Nel 1993 dirige un mediometraggio sulla figura dello scultore Umberto Mastroianni con la partecipazione di Marcello Mastroianni.

 

Nel 1995 “DONNE LO SGUARDO, LE STORIE” con prefazioni di Carla Cerati e Anna Festa

  

Nel 1998 è in Messico nel CHIAPAS  come membro della Commissione Internazionale per i Diritti umani degli Indios; pubblica  con il fotografo Christian Penocchio il libro “IL SOGNO DEL CHIAPAS” 

 

Nel 1999 per la Provincia di Mantova dirige il mediometraggio “C’ERA UNA VOLTA L’OSPEDALE PSICHIATRICO” che si accompagna al libro con il medesimo titolo. Nello stesso anno espone in una collettiva a Trieste, “Trieste dei manicomi”. 

 

Nel 1999 alcune scene del documentario “Bologna ore 10,25 strage” appaiono nella puntata televisiva del programma di Sergio Zavoli “C’era una volta la Repubblica”

 

Nel 2000 collabora con una equipe di Rai Educational per la puntata dedicata a Brescia del programma “LA STORIA SIAMO NOI”.

 

Nel 2000 espone alla Fototeca Nazionale de La Habana la personale “MISTICA DEGL I ANNI 70” e realizza il suo secondo reportage percorrendo per mesi l’intera Isola. Pubblica il libro “CUBA PORQUE TE QUIERO” con testi dello scrittore cubano Marcelo Gorajuria Marichal. Il volume è dedicato ad Alicia Alonso, regina del balletto classico

 

Nel 2001 pubblica “INCONTRANDO L’UMANITA’” con una ampia selezione fotografica dei reportage realizzati. Testi di Fausto Lorenzi, Giulio Toffoli  e Ken Damy. Poesie di  Massimo Pintossi, Giuseppe Dallera e Pablo Bacchetti. E’ dedicato alla memoria di Alberto Korda il fotografo del CHE.

 

Nel Novembre del 2001 fa un reportage in Eritrea dopo la sanguinosa guerra contro l’Etiopia.

 

Nel 2002 realizza un reportage nell’india di Vindravan.

  

Nel 2004 nelle sale di Palazzo Bonoris a Brescia, viene presentata la mostra “PIETRA SU PIETRA” sulle cave di marmo di Botticino e contemporaneamente viene presentato il libro fotografico.

  

Nel 2004  realizza un reportage a Calcutta negli ospedali di Madre Teresa. Pubblica “ LA LUCE DI MADRE TERESA ILLUMINA IL POPOLO DEL GANGE”. Prefazione del giornalista Pietro Gorlani

 

Nel 2005 è docente al corso di fotogiornalismo all’Accademia di Belle Arti “LABA” di Brescia.

   

Nel 2005 realizza un reportage in Venezuela dove a Maracaibo fotografa la vita degli abitanti delle palafitte accerchiati dall’inquinamento di una petroliera naufragata in mare. Partecipa alla collettiva fotografica “LACQUA NEL MONDO” a cura del museo Ken Damy.

 

Nel 2005 a palazzo Magnani di Reggio Emilia partecipa alla grande mostra sulla nuova psichiatria con i fotografi Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas, Carla Cerati, Ferdinando Scianna e Raymond Depardom.

 

Nell’Estate del 2006 torna a Trieste, chiamato da Peppe Dell’Acqua e Mario Reali per documentare il lavoro del Centro di salute Mentale a più di 30 anni dalla morte di Franco Basaglia. Sarà il suo ultimo reportage. Gian Butturini ci ha lasciato il 29 Settembre dello stesso anno.

 

Il suo archivio è attualmente curato dai figli Marta e Tiziano che hanno fondato nel 2012 la ASSOCIAZIONE GIAN BUTTURINI per divulgare l’immenso lavoro svolto dal padre.

 

Dopo la sua scomparsa ci sono state molte iniziative. La presentazione postuma del libro sull’India di Madre Teresa. La nuova edizione nel 2016 con MIMESIS del libro autobiografico DAIQUIRI . Nel 2016 e 2017 la presenza delle sue foto tratte da "London by Gian Butturini" nella mostra collettiva STRANGE AND FAMILIAR al Barbican Centre di Londra  e alla Manchester Art Gallery. Oltre a lui, unico italiano, c’erano altri 22 fotografi internazionali tra cui Henri Cartier-Bresson, Tina Barney e Bruce Gilden. Il Reprint nel 2017 del libro London con Damiani editore, prefazione di Martin Parr. Mostre personali alla Fondazione ex Stelline di Milano, a Matera Città Europea della Cultura, a Livorno presso la  Galleria Extra Factory, , a Mantova con il Comune nello spazio Casa di Rigoletto, a Brescia e a Milano nei Photo Festival, a Milano presso lo Spazio d’Arte Scoglio di Quarto a cura di Gigliola Foschi, iniziative presso la Casa della Cultura di Milano. Su RAI 1 in una  serata con Luca Zingaretti in ricordo di Aldo Moro sono state mostrate sue foto a proposito di  Franco Basaglia. Online sono stati promossi e in corso incontri e dibattiti per la campagna SAVE THE BOOK a  proposito di LONDON. 

 

 

BIOGRAPHY OF GIAN BUTTURINI

 

Gian Butturini (1935-2006) began his activity in Brescia in the 1950s as an advertising graphic designer.

He founded the VARO studio with Luciano Salodini in the atelier of the painter Carlo Salodini. 

In 1957 he taught colour and figure psychology at the ENPI school. 

Up to 1969 he designed national and international advertising campaigns for BREDA Meccanica, Arredamenti di Ponte San Pietro, starting also a collaboration with Max Huber, Beloit Italiana, F.lli Rossetti, A. Manzoni & C. 

He received International Graphics Awards. 

He also received awards by the Press Club of Milan for BREDA and Awards from the Pallanza Conference by the YAIA.

He was awarded by the Art Director's exhibition at the Royal Palace in Milan. 

Afterwards in 1967 he was awarded the Philips Prize and the Special Mention at the Biennale Warsaw Graphics International in 1974. 

From 1966 to 1978 he was a member of the Art Director Club of Milan.

 

In 1966 he collaborated with the S. MARCO 2 Theatre Company of Milan in the production of the plays L'ANFITRIONE by Plauto, SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE by Pirandello and Betti's ISLAND OF GOATS.

 

In 1969 the turning point came: with the editing of LONDON BY GIAN BUTTURINI he began his journey that led him to his photoreportage experience. 

So following a personal cultural choice he abandoned his work as advertising performer, experimenting with graphics techniques free from the expectation of a new commission. 

The book LONDON was inspired by the Beat Generation and soon became a cult in the field of the international photojournalism.

 

During the stream of the new artistic graphics the author exhibited in those years significant works in Art Galleries proposing SIX UNDERGROUND STRAPS and THE VIOLENTED MAN a multiple against the consumerism. 

 

Presented by Mario De Micheli in 1973 he proposed the CONTROFUMETTO and IL PAPOCCHIO. 

He took part at THE DAYS OF RIMINI with Bruno Munari and the sculptor Morocco.

 

After the book LONDON the author engages himself in great photographic reportages that lead him to Ulster, to Cuba, in Chile during the Salvador Allende period, in several other South American countries, in Spain, Portugal, Algeria and Western Sahara. 

 

At the Gallery "il Diaframma" in Milan  one of his retrospective exhibitions took place.

 

In 1972 he was special correspondent for the magazine SKEMA in Belfast where he documented the English repression.

In several issues this magazine publishes his reports. While photographing a street fight he is arrested by British paratroopers. 

He also took pictures of an IRA commando.

After a stay in Cuba in 1971-73, he published one of the first books on that Revolution: "Cuba 26 July".

He photographed Fidel Castro as he awarded the heroes of the work alongside Ernesto Guevara's father.

In 1973, at the end of a journey through Brazil and Peru, he met at the Moneda in Santiago del Chile the President Salvador Allende after having shared experiences with the copper miners of Quiquicamata and the muralist painters of the Ramona Parra Brigade. 

 

With Guido Vicario, correspondent of the newspaper "L'Unità" he got involved in the riots of the days of the Tankaso, that were the  prelude to the coup in Chile; immediately after his return to Italy he published his  books, "Chile Venceremos and "Brigada Ramona Parra".

 

As a spokesperson of the Italia-Cile Association he welcomed the exiled members of the Intillimani group  in  Rome after the coup d'état in Chile.  

In 1974 at the Venice Biennale his photos of Chile  were exhibited along the calli of the town (streets in Venitian).

In 1973 he took part at the World Youth Day in Berlin publishing afterwards for the FGCI of Renzo Imbeni a photographic book full of pathos with photos of Arafat and Angela Davis.  

 

The following year he was invited by the GDR Ministry of Culture to visit the country. 

The book "GDR for a new era" will become a historical document on the reality before the Fall of the Wall.

 

In 1973 he published I METALMECCANICI, a book dedicated to his participation with workers at the big trade union demonstration in Naples. 

 

From 1974 to 1976 he worked with Franco Basaglia's team documenting the most significant early stages of the psychiatric revolution that led to the law that in 1978 allowed the closing of the psychiatric hospitals. 

 

In this context he published his book "YOU SECTION ... I FREE". For thirty years Butturini will follow the journey of new psychiatry with Basaglia's successors in Trieste.

 

In 1975 he received at the Moscow Film Festival the 1st Golden Award for the medium-length film "CRIMINI DI PACE" (which also contains an interview with Basaglia) on the workers that died on construction sites while working. In Moscow he met the film director Akiro Kurosawa in the same year.

 

In that same year he was invited to the Venice Biennale of cinema: Crimini di Pace was  projected  in Campo S.Margherita, followed by a public debate.

The music of this film is composed by Luigi Nono to whom he had a deep friendship. 

 

In 1976, together with the metalworkers of an occupied mechanical engineering factory in Brescia, he shot the film "OMAC ... ONE MINUTE MORE THAN THE BOSS" sharing for more than a year the struggle of those workers. The film was awarded a prize at the Leipzig Documentary Film Festival.

In 1976 with the book "FRIULI ... AFTER" he documented the situation after the devastating earthquake that took place in that region in that year.

Foreword by Giuseppe Zamberletti.

 

In 1980 he was awarded the prize by the International Jury chaired by Elio Petri at the Festival of San Sebastian with the self-produced colossal film "IL MONDO DEGLI ULTIMI / THE WORLD OF THE LAST" about the struggles in the farmsteads of the river PO Valley during the 50s. Main actors performing in this movie are Lino Capolicchio and Mietta Albertini. 

 

This film was later included in the RAI programme schedule following a decision of the director Franco Iseppi. 

It was then presented at the film Festival "Incontri di Sorrento” following the invitation of  the Festival Director Gian Luigi Rondi and it received the praise of the film directors Lattuada and Comencini. 

This film in 1981 was  screened at the festival of "Figueira da Foz" (Portugal) and at the Lecce Festival "Cinema e Mezzogiorno" where the author Butturini starts a deep friendship with the film director De Santis who attended the screening of IL MONDO DEGLI ULTIMI. 

 

After a screening in Campania, the film was impounded by the Judicial Authority for a period of time, which wanted to investigate references to the historical episode narrated in the film concerning the death of the agricultural worker Marziano Girelli, killed in 1949 by the Police.

 

In 1980, in the days immediately following the bomb attack in Bologna, he made the medium-length film "BOLOGNA ORE 10.25, STRAGE". The Venice Biennale of that year invited it for a screening but then the projection was not allowed for political reasons; the greek director Angelopoulos joined the author's protest.

 

Since 1980  he directed  for some years the Galleria dell' Immagine (Image Gallery) in Rimini, founding its archive.

There he curated  the exhibitions of  well-known photographers as Tazio Secchiaroli, Uliano Lucas, Tina Modotti, Antonio Leoni, Marina Guerra. 

He presented Franco Pinna's exhibition to Enrico Berlinguer. 

He was teacher of photography courses that he organised in the Galleria dell' Immagine.  

He invited and coordinated the team of photographers with Mario Dondero, Carla Cerati, Uliano Lucas and Maurizio Buscarino at the Teatro di Piazza Festival during  the Festival of Sant'Arcangelo di Romagna.

 

In 1983 he was part of the Italian delegation at the Moscow Film Festival, with Alberto Sordi, Nino Manfredi, Cinzia Torrini, Franco Mingozzi. 

The film "IL MONDO DEGLI ULTIMI" (THE WORLD OF THE LAST) was screened at the Museum of Cinema in Moscow; on the occasion the author met the director Tarkowsky.

 

In the same year, after his first trip to Western Sahara, he was invited by the Saharawi Democratic Republic to document the war of liberation of the Saharawi people  against Morocco.

During this experience  after a long fight of his armed escort, he escapes the encirclement of a Moroccan battalion up to Tifariti, conquered by Saharawi troops. Getting back to Italy he published the book "In the Sahara a Republic of Peace" edited by the Lelio Basso Foundation.

 

In 1984 he visited Great Britain to document the British miners' strikes in Sheffield  thst tried to prevent  Mrs. Thatcher from shutting the mines down.

 

In 1987 he came back to Chile to make a reportage referring to the visit of Pope Wojtyla while the Pinochet Dictatorship was still ruling.

 

In the years 1988-89 he published  books of aesthetic and architectural research dedicated to Prague and Venice.

 

In 1989 his only autobiographical volume DAIQUIRI with the stories of his reportages was published.

 

In 1990, the Italian Cultural Institute presents in Stuttgart the anthological exhibition 

"Those mythical '70s". 

Free Block of Milan produced a cd-rom with images from the exhibition. 

The same exhibition was  presented at the Ken Damy Museum in Brescia.

 

In 1990 Butturini published the book "NOI C' ERAVAMO" (“WE WERE THERE”)  containing a selection of his photos of the most significant events dedicated to Luigi Nono with foreward by Wladimiro Settimelli.

 

In 1991 the book "C'ERA UNA VOLTA IL MURO" (“ONCE UPON A TIME THERE WAS THE WALL” was published  also with photos also by the German photographer Ralf Schumann.

 

In the period 1991- 1993 he took part in the humanitarian train promoted by some Municipalities in the province of Milan to reach  former Yugoslavia to document aspects of  the war in the Balkans. 

 

In 1992  he published the book "TERZA ETÀ? NON ESISTE" (“THIRD AGE? IT DOES NOT EXIST”)  with  foreward  by Floriano De Santi.

 

In 1993 he directed a medium-length documentary film  on the figure of the sculptor Umberto Mastroianni with the participation of his nephew, the Italian actor Marcello Mastroianni.

In 1995 he published  the book "DONNE LO SGUARDO, LE STORIE" (WOMEN, HER GAZE, HER STORIES”) with foreward  by Carla Cerati and Anna Festa.

  

In 1998 he traveled to Mexico visiting  the CHIAPAS region as a member of the International Commission on the Human Rights of the native Indian population ; narration about this visit he published the book  "IL SOGNO DEL CHIAPAS / THE DREAM OF THE CHIAPAS" together with the photographer Christian Penocchio.

 

In 1999 for the Province of Mantua he directed the medium-length documentary "C'ERA UNA VOLTA L'OSPEDALE PSICHIATRIATRICO" (“ONCE UPON A TIME THERE WAS THE PSYCHIATRIC  HOSPITAL”) which accompanied the book that was published with the same title. 

 

In the same year he exhibited some photos in a collective photographic exhibition in Trieste, called "Trieste dei manicomi", (“ Trieste, the town of the psychiatric hospitals”)

 

In 1999 some scenes from his documentary film "Bologna ore 10:25 Strage"  (“Bologna at 10:25 Massacre”), appear in the TV programme episode by Sergio Zavoli “C’era una volta la Repubblica” - ("Once Upon a Time there was the Republic").

 

  

In 2000 he collaborated with a team of Rai Educational producing the episode dedicated to Brescia for the  programme “LA STORIA SIAMO NOI”. (“WE ARE THE HISTORY " ).

 

In 2000 he exhibited at the National Photo Library of Havana his personal exhibition "MISTICA DEGLI ANNI 70", ("MYSTIQUE OF THE 1970s").

and while there he carried out  his second reportage in Cuba travelling through the whole island for months. 

He then published the book "CUBA PORQUE TE QUIERO" (CUBA, WHY DO I LOVE YOU”) including texts by the Cuban writer Marcelo Gorajuria Marichal. This volume is dedicated to Alicia Alonso, queen of the Cuban classical ballet.

In 2001 he published "INCONTRANDO L' UMANITÀ” (MEETING HUMANITY”) with a wide photographic selection of the reportages carried by the author along time. Texts by Fausto Lorenzi, Giulio Toffoli and Ken Damy. Poems by Massimo Pintossi, Giuseppe Dallera and Pablo Bacchetti. “INCONTRANDO L' UMANITÀ is dedicated to the memory of Alberto Korda, the Cuban photographer who phographed CHE GUEVARA.

In November 2001 he made a reportage in Eritrea after the brutal war against Ethiopia.

 

In 2002 he made a photo - reportage in Vindravan -  India.

 

In 2004 in the halls of Palazzo Bonoris in Brescia,  his photographic exhibition "PIETRA SU PIETRA" (“STONE ON STONE”) on the Botticino marble quarries was presented and at the same time the photographic book related to this work.

  

In 2004 he produced a photo- reportage in Calcutta within the hospitals of Mother Teresa. Then he published "LA LUCE DI  MADRE  TERESA ILLUMINA IL POPOLO DEL GANGE “ (“ THE LIGHT OF MOTHER TERESA ENLIGHTENS THE PEOPLE OF THE GANGES"). Foreward  by the journalist Pietro Gorlani. 

 

In 2005 he was a teacher at the photojournalism course at the "LABA" Academy of Fine Arts in Brescia.   

In 2005 he made a photo-reportage in Venezuela where in Maracaibo he photographed the life of the inhabitants of the lake piles surrounded by the pollution of an oil tanker shipwrecked in the sea. In this context he took part in the group exhibition photographic

 "LACQUA NEL MONDO" (THE WATER IN  OUR PLANET”)  curated by the Ken Damy Museum.

 

In 2005 at Palazzo Magnani in Reggio Emilia he participated in the great exhibition on the new psychiatry with photographers Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas, Carla Cerati, Ferdinando Scianna and Raymond Depardom.

 

In the summer of 2006 he returned to Trieste, called by Dr. Peppe Dell'Acqua and Dr. Mario Reali to document the work of the Mental Health Centre in Trieste more than 30 years after Franco Basaglia's death. 

It will be his last photo - reportage. 

Gian Butturini passed away on 29th September 2006.

 

His archive is currently managed by his sons Marta and Tiziano who founded the GIAN BUTTURINI ASSOCIATION in 2012 with the purpose of  spreading  the immense lagacy by their father.

After his death there have been many initiatives. 

 

The posthumous presentation of  the book about INDIA of MADRE TERESA .

 

In 2016 his  autobiographical book “DAIQUIRI “ was reprinted (Ed. MIMESIS). 

 

In 2016 and 2017 a selection of his photos taken from the book "London by Gian Butturini" participated in the collective exhibition STRANGE AND FAMILIAR at the Barbican Centre in London and at the Manchester Art Gallery curated by Martin Parr.

 

Butturini was the only Italian photographer present  in that exhibition. Besides him there were 22 other international photographers including Henri Cartier-Bresson, Tina Barney and Bruce Gilden. In 2017 took place the reprint   of his  book “London” , Damiani as publisher and wth a foreward  by Martin Parr.

 

Personal exhibitions since then:

 

at the Fondazione ex Stelline di Milano, in Matera Città Europea della Cultura, in 

Livorno at the Galleria Extra Factory, in Mantua with the Municipality in the halls of the House of Rigoletto, in Brescia and in Milan at the Photo Festival, in Milan at the Spazio d'Arte Scoglio di Quarto curated by Gigliola Foschi.

Other initiatives dedicated to Butturini took place at the Casa della Cultura in Milan. 

 

On the RAI 1 channel in an evening with Luca Zingaretti (Italian actor) in memory of President Aldo Moro, some  photos by Butturini of Franco Basaglia have been shown. 

Online meetings and debates for the SAVE THE BOOK (London by Gian Butturini) campaign have been promoted and are underway.